Ogni anno circa 10 milioni di persone (fra il 20% e il 40% dei viaggiatori internazionali) soffrono della diarrea del viaggiatore che in America viene definita anche “vendetta di Montezuma”.
Questa sindrome è caratterizzata da tre, quattro o più evacuazioni di feci non formate o liquide nell’arco delle 24 ore spesso associate da crampi, gonfiori addominali, nausea, malessere generale, talvolta vomito, febbre e brividi. Le forme possono essere lievi, moderate o gravi e possono anche rovinarti la vacanza. E’ facile soffrirne nei Paesi in via di sviluppo, nei Paesi tropicali, sub-tropicali o equatoriali.
Fattori di rischio (Fonte: Castelli & Carosi, Chemotherapy, 1995)
- Destinazione
- Paese d’ origine
- Precedenti esposizioni
- Durata del viaggio
- Stato socio-economico
- Età
- Stagione
- Modalità di viaggio
- Tipo di alloggiamento
- Errori dietetici
- Pasti in luoghi pubblici
- Malattie gastroenterologiche preesistenti
Perché sopraggiunge?
Nella maggior parte dei casi i responsabili della diarrea del viaggiatore sono i batteri, virus e più raramente i parassiti per quali il sistema immunitario di noi turisti occidentali non ha sviluppato sufficienti difese.
Come avviene il contagio?
Il contagio avviene principalmente per via orale o tramite contatto diretto con un oggetto contaminato. I veicoli di trasmissione sono quindi molti: mani sporche, oggetti non puliti (stoviglie, asciugamani, etc.), mosche, acqua infetta.
Come prevenirla?
Profilassi farmacologica: prima di partire per paesi ad alto rischio è bene informarsi sugli eventuali vaccini da fare o farmaci da assumere. Possono essere utili anche i fermenti lattici (probiotici).
Igiene personale: lavare le mani con il sapone senza esagerare in quanto altera la flora batterica cutanea; prestare attenzione nei bagni pubblici evitando di toccare le sedute dei water.
Bere consapevolmente: preferire acqua e bevande confezionate ed evitare il ghiaccio. Dovesse essere disponibile solo acqua corrente sarebbe bene farla bollire per un minuto.
Mangiare consapevolmente: non consumare cibi crudi e in generale uova, carne, pesce e frutti di mare poco cotti; sbucciare sempre la frutta.
Come curarla?
Oltre a cercare di bere molto bisognerà utilizzare integratori a base di sali minerali in quanto la diarrea porta disidratazione. In mancanza di sali minerali si può bere un litro d’cqua con un cucchiaino di sale e due di zucchero.
Se poi nell’arco di 24 ore i sintomi non si sono attenuati è bene rivolgersi ad un medico locale per farsi prescrivere dei farmaci.