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Il diabete mellito di tipo 2

Il diabete mellito di tipo 2

Come prevenire il diabete mellito di tipo 2

Cos'è il diabete mellito di tipo 2?

Il diabete mellito di tipo 2, detto anche diabete dell’adulto o dell’anziano, è una malattia cronica caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue ed è conseguenza di una alterata funzione dell’insulina o di una alterata quantità dell’insulina.

Il diabete di tipo 2 rappresenta circa il 90% dei casi di diabete; è chiamato di tipo 2 per differenziarlo dal diabete di tipo 1, diabete che compare nel giovane e che rappresenta circa il 10% dei casi ed ha una sintomatologia di esordio, cause, possibilità di cura e di prevenzione completamente diverse.

Chi colpisce il diabete di tipo 2?

Il diabete di tipo 2 si presenta in genere in età adulta; i 2/3 dei casi di diabete tipo 2 interessano persone oltre i 64 anni anche se negli ultimi anni un numero crescente di persone giovani sono riscontrate essere affette da diabete di tipo 2; questi soggetti presentano inoltre segni di obesità.

In Italia circa il 6% della popolazione è affetta da diabete di tipo 2, cioè circa 4 milioni di persone. Tuttavia, si ritiene che più o meno 1,5 milioni di persone siano affette da diabete tipo 2 ma non sappiano ancora di averlo.

La prevalenza del diabete aumenta sensibilmente con l’aumentare dell’età; si calcola che oltre i 75 anni di età la prevalenza salga al 21% (secondo dati ISTAT del 2020).

Quali sono i fattori di rischio del diabete?

La prevenzione dei fattori di rischio che conducono alla malattia diabetica ha un ruolo fondamentale.

L’obesità è uno dei fattori di rischio più importanti nella patogenesi del diabete di tipo 2; per cui è necessario che fin dall’infanzia siano attuate misure di educazione alimentare a partire dalle famiglie e dalla scuola (due terzi dei pazienti affetti da diabete tipo 2 sono obesi).

Un altro fattore di rischio è costituito dalla sedentarietà; la scarsa o nulla attività fisica comporta un aggravamento delle alterazioni metaboliche che caratterizzano la malattia.

Fondamentale è che i pazienti siano consapevoli dell’importanza dell’attività fisica, del movimento, di una sana alimentazione fin dalla giovinezza.

Prevenire e monitorare il diabete mellito di tipo 2

Occorre monitorare periodicamente i valori di glicemia e di emoglobina glicata specialmente nei soggetti obesi, ipertesi, dai 60 anni in su.

Da studi effettuati negli ultimi anni in una percentuale non trascurabile di diabetici la diagnosi viene posta dopo la comparsa di una complicanza della malattia; a questo proposito va ricordato che le complicanze coronariche e cerebrovascolari costituiscono la prima causa di morte in soggetti diabetici di tipo 2.

Poiché la malattia in gran parte si può prevenire, è necessario rendere sempre più consapevoli i cittadini della necessità di una alimentazione sana e di uno stile di vita corretto.

Nei soggetti nei quali è già stata posta la diagnosi, va inoltre effettuato, oltre alle cure farmacologiche prescritte dal medico di famiglia o dallo specialista, il  controllo metabolico della malattia attraverso esami di sangue e urine, la ricerca di eventuali fattori di rischio cardiovascolare, come la misurazione della pressione arteriosa, il controllo dei grassi nel sangue, nonché l’esame del fondo oculare per la prevenzione della retinopatia diabetica. Il ruolo della prevenzione, prima della comparsa del diabete e durante la malattia stessa è quindi estremamente importante.

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