La Medicina di Genere è una nuova disciplina scientifica che non è la “medicina della donna” come molti pensano ma ha per obiettivo la "comprensione dei meccanismi legati al genere che agiscono sullo stato di salute". L’anatomia, i meccanismi alla base delle malattie, i sintomi e anche le terapie possono infatti essere per uomo e donna molto diversi.
I primi ad accorgersi di queste differenze sono stati i cardiologi che hanno notato disparità nei sintomi dell’infarto: l’uomo accusa il classico dolore al braccio e al petto mentre la donna può non provare nessun tipo di dolore. Inoltre i fattori di rischio cardiovascolare influiscono diversamente: le donne ad esempio sono più sensibili alle sostanze cancerogene contenute nelle sigarette. Anche i test diagnostici hanno efficacia differente: l’ecocardiografia (ecografia che analizza le contrazioni del cuore) e la coronarografia (esame radiologico che serve per individuare eventuali ostruzioni alle coronarie) ad esempio possono rivelarsi del tutto inefficaci per la donna in quanto gli scompensi cardiaci nel sesso femminile sono spesso causati più da una difficoltà di rilassamento delle pareti cardiache più che da una loro contrazione e da problemi di microcircolo e non di coronarie.
Anche in campo oncologico stanno emergendo dati molto interessanti. Differenze di genere evidenti le troviamo nel tumore al polmone, che nelle donne è più difficile da diagnosticare in quanto più periferico. Il cancro al colon-retto poi non dà sangue occulto nelle feci femminili e spesso viene scoperto troppo tardi.
L’Italia sta mostrando grande interesse riguardo il tema della Medicina di Genere, cosa che stiamo facendo anche noi presso i nostri centri.
Al Poliambulatorio Medica e al Centro Medico troverai grande attenzione e un’importante formazione nei medici che vi operano. I nostri settori di Ginecologia e Ostetricia unitamente all’Urologia e all’Andrologia sono solo la manifestazione più evidente della Medicina di Genere che interessa in forte maniera anche la cardiologia, la nutrizione e i settori di riabilitazione e mantenimento.
(Fonte: Ok salute, Aprile 2017)