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Pillole della salute
A cura della redazione
IL DRENAGGIO LINFATICO

IL DRENAGGIO LINFATICO

Massaggio drenante, rilassante, antidolorifico. Disintossica, riattiva e riequilibra.

Quando gonfiori o edemi sono causati da una insufficiente circolazione linfatica, solo un particolare tipo di massaggio, il Drenaggio Linfatico Manuale (o Massaggio Linfodrenante) come quello ideato da Emil Vodder nella prima metà del secolo scorso, è in grado di intervenire in modo davvero risolutivo. Il drenaggio linfatico manuale esercita anche un effetto sedativo e rilassante e influisce beneficamente sulle fibre muscolari.

La linfa, a differenza del sangue che va dalla periferia al centro e dal centro alla periferia del corpo, scorre sempre e solo in un'unica direzione, dalla periferia al centro, verso il “terminus” cioè la vena succlavia localizzata in prossimità del collo.
Solo la linfa che scende dal capo è facilitata nel suo percorso dalla legge di gravità; la restante deve risalire lungo il corpo vincendo tale resistenza.
La contrazione muscolare, il pulsare dei vasi arteriosi, l’apertura e contrazione della cassa toracica attraverso la respirazione, tutto concorre a esercitare una sorta di massaggio per facilitare il percorso della linfa; tuttavia non riescono ad assicurare un regolare passaggio in tutti i tratti dell’organismo.

Il Drenaggio Linfatico è un massaggio operato da personale sanitario qualificato, generalmente un fisioterapista, che avvia un processo di disintossicazione attraverso la raccolta e successiva espulsione di liquidi e materiali di scarto dai tessuti.
È una tecnica ritmica e delicata, riduce dolore e gonfiore ed è molto piacevole e rilassante.
Le zone di interesse sono gli arti inferiori e gli arti superiori.


Vantaggi del Drenaggio Linfatico

Favorisce il sistema immunitario e possiede un effetto antidolorifico e drenante.
È un valido aiuto anche nei casi di sinusite cronica e mal di testa; favorisce inoltre lo smaltimento dei residui di farmaci.


Quando è indicato fare il drenaggio linfatico?

  • Edemi linfatici primari e secondari
  • Patologie a carico del tessuto connettivo (es. cellulite)
  • Patologie del sistema nervoso centrale e periferico (commozione cerebrale, emicrania e cefalea, nevralgia del trigemino, paresi facciale, sclerosi multipla)
  • Distonie vegetative (stipsi, stress, sindrome premestruale)
  • Fleedemi (stasi venose)
  • Danni traumatici (ematomi, distorsioni, fratture, strappi, lussazioni, bruciature)
  • Cure conseguenti la sindrome di Sudek (La sindrome di Sudek è una complicanza dovuta all’immobilizzazione di un arto in seguito a frattura)
  • Malattie reumatiche
  • Edemi di inattività
  • Osteoporosi
  • Nevralgie del trigemino
  • Paralisi facciale
  • Mastectomia
  • Isterectomia
  • Gravidanza dopo il 4° mese
  • Post intervento estetico con indicazione del chirurgo

Controindicazioni

  • Insufficienza cardiaca
  • Malfunzionamenti renali o epatici
  • Asma, bronchiti etc..
  • Ipotensione
  • Ipotiroidismo
  • Flebiti
  • Gravidanza (entro 4 mesi)
  • Nevi sospetti (patologie oncologiche)
  • Infiammazioni acute
  • Infezioni
  • Allergie
  • Patologie oncologiche maligne non trattate