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Pillole della salute
A cura di: Dr. F. Resta
L'INSUFFICIENZA VENOSA CRONICA

L'INSUFFICIENZA VENOSA CRONICA

La causa principale del gonfiore alle gambe? L'insufficienza venosa cronica. Come prevenirla e curarla.

Con l'arrivo della stagione calda tra la fine primavera e l’inizio dell’estate, aumentano i disturbi legati all'edema degli arti inferiori e l’accumulo di liquidi provoca la comparsa di sintomi come il gonfiore, la stanchezza, il dolore, i crampi notturni, prurito e formicolio alle gambe.
L'edema alle gambe può essere dovuto a trauma, insufficienza venosa o linfatica, patologie cardiologiche, insufficienza renale o epatica, obesità.

La causa principale del gonfiore alle gambe è certamente l'insufficienza venosa/linfatica cronica; tale patologia colpisce circa il 30% delle donne e il 20% degli uomini; con una maggiore prevalenza nei paesi occidentali rispetto a quelli orientali e africani, dovuto alla maggiore sedentarietà nei primi.

I fattori di rischio dell'insufficienza venosa cronica sono la predisposizione genetica, l’età, il sesso, la razza, la postura, il sovrappeso e la gravidanza.
Le manifestazioni cliniche di tale patologia caratterizzano anche gli stadi clinici: arrossamento cutaneo, teleangiectasie (altrimenti detti “capillari”), discromie/macchie cutanee, vene varicose, ulcere cutanee.

L'insufficienza venosa incide molto sulla qualità di vita dei pazienti ed essendo una malattia evolutiva e multifattoriale necessita di una corretta e precoce diagnosi, per poter attuare norme comportamentali e adeguate terapie in base allo stadio clinico.

Per contrastare i disturbi e ridurre il gonfiore sarebbe consigliabile un costante esercizio fisico (camminate, ginnastica in acqua ), una alimentazione sana con apporto di frutta e verdura, evitare calzature con tacchi troppo bassi o troppo alti (ideale tacco 3-4 cm), fare docce con acqua tiepida agli arti inferiori alternate ad acqua fredda per 3 minuti, sollevare le gambe durante il riposo notturno di 10-15 cm, e durante il lavoro sedentario o lunghi viaggi a sedere eseguire movimenti di flesso-estensione dei piedi.

La diagnosi di insufficienza venosa/linfatica cronica deve essere effettuata da uno specialista angiologo o chirurgo vascolare, soprattutto nel caso che le norme comportamentali non aiutino a migliorare i disturbi e ridurre il gonfiore alle gambe per poter attuare una adeguata terapia. Lo specialista si deve avvalere di esami strumentali come l'eco-color-doppler per poter effettuare un corretto inquadramento diagnostico e terapeutico.

La cura dell' insufficienza venosa può essere realizzata con l’elastocompressione, la terapia farmacologica e la chirurgia flebologica.
L'elastocompressione con calze elastiche o bendaggi compressivi, esercita una pressione graduata sui vasi delle gambe agevolando il ritorno venoso al cuore e riducendo l'edema, svolge inoltre una azione preventiva contro flebiti e tromboflebiti nel caso della presenza di varici; il grado di elastocompressione è differente a secondo degli stadi clinici e deve essere indicato da uno specialista.


La terapia farmacologica si avvale di farmaci e integratori di origine naturale, che hanno efficacia nella riduzione del gonfiore e nel rallentamento della patologia, vanno pertanto utilizzate, ma solo dopo prescrizione medica specialistica, poiché una diagnosi differenziale tra edemi vascolari (venosi o linfatici) e edemi secondari a malattie cardiologiche o renali, necessita di farmaci differenti.

La chirurgia flebologica è necessaria quando all'edema si associano vene varicose e danni cutanei alle gambe, utile principalmente per prevenire complicanze come trombosi venose e ulcere cutanee, ottenendo anche un netto miglioramento del gonfiore e dei sintomi.